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MAD privo di materie plastiche realizzato dalla medicina del sonno Casa di Cura Città di Parma

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La sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS) costituisce una grave problematica per la salute, provocando una desaturazione dell’ossigeno nel sangue in grado di avviare una cascata di eventi che causano problemi alla salute.

La comunità scientifica ha da tempo riconosciuto l’importanza dell’ortodontista, in team con altre figure mediche otorinolaringoiatra, neurologo, pneumologo, nutrizionista, insieme a pediatri e NPIA per i più piccoli, che possono intercettare e curare questa sindrome. In particolare si riconosce come l’applicazione da parte dell’ortodontista di dispositivi intra-orali possa intervenire terapeuticamente nelle forme lievi e moderate dell’OSAS. 

 
Ci sono numerosi rimedi per le sindromi più severe di apnee notturne come i respiratori a pressione positiva e continua (CPAP), alcuni farmaci, la neurostimolazione o l’intervento chirurgico in alcuni casi permette di evitare l’uso dei respiratori.
 
       

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DISTURBI RESPIRATORI DA MALOCCLUSIONE NEI BAMBINI

Nei bambini le malocclusioni dentarie, soprattutto con palato ogivale di dimensioni ridotte, possono essere associate a difficoltà di respirazione dal naso, disfunzioni nel deglutire, fonazione, deficit respiratori durante il sonno. 

Normalizzare il palato espandendolo significa allargare la base delle cavità nasali permettendo un maggior flusso aereo. Nei piccoli pazienti un apparecchio ortodontico può evitare interventi chirurgici a tonsille e adenoiodi che ostruiscono il passaggio dell'aria.

L'obiettivo dell’ortodonzia è quello di dare corrette dimensioni alle arcate dentarie e in collaborazione con un esperto di fono-articolazione quello di riacquistare una respirazione nasale.

Non da sottovalutare che nei piccoli pazienti con comparsa di russamento notturno e apnee e ipopnee possono avere ripercussioni sulla crescita inquadrabili nell’ambito dei Disturbi da Deficit di attenzione, dell’autoregolazione del comportamento e difficoltà di apprendimento.

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Il Bruxismo

Il bruxismo è un'anomalia nel movimento correlato al sonno abbastanza comune, caratterizzato dal serramento della mandibola o dal digrignamento dei denti

E' un'azione ritmica involontaria spasmodica che può portare ad un
trauma occlusale, a danni ai denti (come usura dentale, fratture o fallimenti di ricostruzioni o impianti), problemi muscolo-scheletrici (come ipertrofia dei muscoli masticatori e dolore temporo-mandibolare) e mal di testa.

Il bruxismo durante la veglia e durate il sonno ha probabilmente diversi meccanismi ed eziologie.

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Le persone che ricevono una diagnosi di bruxismo spesso soffrono di ansia e di stress perciò, diversi studi, supportano l'ipotesi che alcuni stati psicologici possano predisporre certi soggetti al bruxismo.

Anche altri fattori come alcool, caffeina, fumo ed alcuni tipi di medicine sono stati associati a questo disturbo. Il bruxismo ha un'
incidenza di circa l'8% sia negli uomini che nelle donne, dato che diminuisce con l'aumentare dell'età. La diagnosi può essere effettuata solo con esami innocui ed indolori come l'elettromiografia e la polisonnografia.

Quali sono le normali attività motorie del viso
e della bocca durante il sonno?
  • deglutizione: è l'attività motoria orofacciale più comune. Deglutire mentre si dorme può prevenire l' aspirazione notturna o preoteggere le strutture oroesofagee dal reflusso acido.

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  • tossire: protegge i polmoni dall'aspirazione durante il sonno

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  • contrazioni mandibolari non specifiche: osservate in relazione al passaggio da uno stadio del sonno all'altro, ai microrisvegli ed al risveglio. Le contrazioni possono essere più frequenti in pzienti con un sonno frammentato (per esempio apnea del sonno) e si risolvono quando questo disturbo si attenua.

ed I movimenti orofacciali nei disordini del sonno?

​Le attività toniche dei muscoli mandibolari possono far parte di una risposta motoria generale con lo scopo di far riprendere il normale ritmo respiratorio
che si era alterato.


E' stato riscontrato che episodi di bruxismo sono maggiormente presenti nei soggetti affetti da
OSA. La maggior parte delle parasonnie sono prevalenti nei bambini piuttosto che negli adulti (sonnambulismo, terrore nel sonno e microrisvegli confusionali).

Il digrignamento dei denti è un sintomo molto comune riscontrato spesso dai pazienti che soffrono di questa problematica. 
Se non ci sono disordini medici concomitanti (responsabili del bruxismo secondario), gli odontoiatri sono responsabili della terapia per trattare queste situazioni.

E' inoltre possibile intervenire con l'iniezione della tossina botulinica nei muscoli mandibolari per il trattamento a breve termine nei casi gravi di bruxismo.


Bibliografia:

Gilles J. Lavigne; Peter A. Cistulli; Michael T. Smith, 2012. MEDICINA DEL SONNO PER ODONTOIATRI. Quintessenza.

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